La gratitudine è come un superpotere che ci permette di vivere appieno la vita, costruire connessioni significative e affrontare le varie sfide che si presentano con un approccio diverso. Costruttivo. Positivo. Questo non vuol dire avere gli occhi bendati da un cieco ottimismo, o di strane pozioni magiche, al contrario. È avere la piena consapevolezza di quanto si ha a disposizione, si è ricevuto e/o raggiunto. È focalizzarci su quanto si ha e non su ciò che ci manca.
In questo articolo ci addentreremo nel mondo della gratitudine, lasciando da parte dannosi buonismi, analizzando invece i reali benefici della gratitudine (anche avallati dalla scienza), per capire come non si tratti di mere sciocchezze, seppur piacevoli. Ci aiuterà a prendere consapevolezza che vivere in gratitudine è un approccio che può veramente svoltare la nostra vita. In meglio. La gratitudine può essere il collante che ci lega agli altri in modo costruttivo e la scintilla che illumina il mondo intorno a noi.
Quindi, preparati a vedere come una spolverata di “semplice grazie” (q.b.) possa ravvivare il sapore della tua vita.
“La gratitudine non è solo la principale virtù, ma anche la madre di tutte le altre.”
Marco Tullio Cicerone
In questo articolo:
Cosa è la gratitudine?
Andiamo per gradi cominciando dalle basi, ossia il capire esattamente di cosa si tratta.
Il dizionario Treccani definisce così la gratitudine: “Sentimento e disposizione d’animo che comporta affetto verso chi ci ha fatto del bene, ricordo del beneficio ricevuto e desiderio di poterlo ricambiare (è sinonimo di riconoscenza, ma può indicare un sentimento più intimo e cordiale).”
Stiamo parlando quindi di un sentimento di riconoscenza verso quanto ricevuto da altri. Ma, non solo. È una disposizione d’animo, un atteggiamento verso la vita. E come tale può essere esercitato, acquisito e migliorato per poter sbloccarne il potenziale e beneficiare dei suoi effetti, reali.
L’arte della gratitudine: sbloccare il potere della riconoscenza
La gratitudine non è un segno di debolezza, ma di forza. È la capacità di riconoscere la bellezza e la bontà che ci circondano, anche nei momenti difficili.
Può sembrare come una perdita di tempo o un coprirsi gli occhi con belle parole senza vedere la realtà con tutti i problemi. O, addirittura, adatta e praticabile solo da chi “ha già tutto”. E sta proprio nel modo di concepire questo “tutto” che la gratitudine diventa un’arte.
La gratitudine è come una spolverata di zucchero a velo sul dolce (soprattutto quello un po’ bruciacchiato ne beneficia non poco, non solo esteticamente ma proprio come sapore!). È quell’ingrediente, semplice ma prezioso, che trasforma il “mah” in “sì”, il “così così” in “ottimo”, e i momenti difficili in trampolini di crescita personale.
E così facendo ci rendiamo conto che il banale può essere magnifico, le piccole cose diventare grandi e che stiamo nuotando in un mare di abbondanza, mentre fino a ieri pensavamo di affogare.
Gratitudine e benessere mentale e fisico: la scienza dietro la felicità
La scienza dimostra che la gratitudine ha una serie di benefici per la salute mentale e fisica, tra cui:
- Aumentare la felicità e la positività: Le persone grate tendono a sentirsi più felici e contente della propria vita. Si concentrano maggiormente sugli aspetti positivi e tendono ad essere più ottimiste sul futuro.
- Ridurre lo stress e l’ansia: La gratitudine può aiutare a ridurre lo stress e l’ansia, a concentrarci sul presente e a relativizzare i problemi.
- Migliorare i rapporti: Le persone grate sono più propense ad esprimere apprezzamento per le persone care e a costruire relazioni più forti e significative.
- Aumentare la resilienza: Di fronte alle difficoltà, la gratitudine ci aiuta a mantenere una prospettiva positiva e a trovare la forza per superare i momenti difficili.
- Migliorare la salute fisica: La gratitudine è stata associata a una serie di benefici per la salute fisica, tra cui una migliore qualità del sonno, una pressione sanguigna più bassa e un sistema immunitario più forte.
- Vivere il presente: La gratitudine ci aiuta a non dare per scontate le piccole gioie quotidiane, rendendoci più consapevoli e presenti nel momento.
Come si fa a coltivare questa “arte” e sviluppare una mentalità grata?
La gratitudine non è qualcosa che viene naturalmente a tutti, ma con la pratica può diventare un’abitudine che arricchisce la nostra vita.
Iniziando con piccoli passi con il tempo, l’arte della gratitudine “verrà da sé”, senza pozioni magiche o incantesimi.
La magia, se vogliamo usare questo termine, sta nella reazione a catena in positivo che si genera, nella nostra vita e in quella di chi abbiamo vicino.
“Se vuoi cambiare atteggiamento, inizia cambiando comportamento.”
Katharine Hepburn
Praticare la gratitudine nelle relazioni per rafforzare legami e connessioni
La gratitudine nelle relazioni è forse l’ingrediente speciale, quella “pozione magica” che può far salire il rapporto e come lo si vive ad un livello più alto. Di consapevolezza e soprattutto di appagamento.
La gratitudine è veramente saper apprezzare quanto si ha, sbloccando a questo modo via via dei livelli di amore e felicità inaspettati. È come in un videogame: più ci si allena, ci si mette in gioco e si è bravi e più facilmente si può passare al livello successivo, sbloccando magari anche vari bonus. La gratitudine può essere poi “contagiosa” e contaminare anche il/la partner. Quando si è entrambi coinvolti nel gioco della gratitudine, beh, che dire. Si vince al jackpot!
La gratitudine in azione: come metterla in pratica
Vivere con gratitudine è una pratica che può migliorare la nostra felicità e il nostro benessere generale. E come pratica, come tutti gli sport, può essere introdotta nella vita partendo da zero per poi aumentare con “l’allenamento”.
L’importante è iniziare. E iniziare dalle piccole cose – una parola gentile, un gesto premuroso, una mano amica – che possono innescare una reazione a catena di buone vibrazioni, cambiando il modo in cui vedi e affronti la vita.
La gratitudine non significa ignorare i problemi della vita. Si tratta piuttosto di trovare un equilibrio tra il riconoscere le sfide che affrontiamo e apprezzare le cose belle della nostra vita.
Ma vediamo alcuni esercizi pratici da mettere in atto:
Tenere un diario della gratitudine
Uno dei modi migliori per iniziare a vivere con gratitudine è tenere un diario. Niente di noioso, né difficile né sono richieste chissà quali energie e tempo. Prendi l’abitudine di scrivere ogni giorno tre cose per cui sei grato/a, come una giornata di sole, l’aroma del caffè appena preparato, una conversazione interessante con un amico, un abbraccio ricevuto (o dato). Tenere un diario regolare può aiutarti a concentrarti sugli aspetti positivi della tua vita, anche nei giorni difficili.
Coltivare la consapevolezza
La consapevolezza è un altro ottimo modo per coltivare la gratitudine. Prestando attenzione al momento presente, senza giudizio, puoi apprezzare le piccole meraviglie intorno a te. Prova a concentrarti sul respiro, sui pensieri o sulle sensazioni del tuo corpo per alcuni minuti ogni giorno. Puoi anche provare a incorporare la consapevolezza nelle attività quotidiane, come lavare i piatti o camminare nella natura o praticare la meditazione, lo yoga o semplicemente dedicare qualche minuto a respirare profondamente e ad osservare ci che ti circonda e ciò che senti. Stai nel momento. Vivilo.
Praticare atti casuali (e non solo) di gentilezza
Fare qualcosa di gentile per gli altri può alimentare la gratitudine. Che si tratti di un piccolo gesto come aprire la porta a qualcuno o offrire il tuo tempo con il volontariato sociale, può spostare la tua attenzione dai tuoi problemi ai bisogni degli altri. A sua volta, questa azione può aiutarti ad avere più obiettività, e ad apprezzare più ciò che già hai.
Circondarsi di persone positive
Circondarti di persone positive può anche aiutarti a vivere con gratitudine. Amici o familiari positivi possono ricordarti le cose belle della tua vita e fornirti supporto nei momenti difficili. Cerca di trascorrere più tempo, per quanto possibile, con le persone che tirano fuori il meglio da te. Se proprio non puoi allontanarti dalla negatività degli altri, concentrati su di te, e con i vari esercizi la tua 2Arte” di gratitudine non sarà intaccata. Magari, invece, farà da catalizzatore delle energie negative, trasformandole.
Esprimere la gratitudine agli altri
Far sapere alle persone che tieni quanto le apprezzi. Un semplice “grazie” o un gesto di gentilezza possono fare la differenza. Il grazie è spesso quel grilletto che innesca la reazione a catena della gratitudine.
Riformulare i pensieri negativi
Infine, è importante riformulare i pensieri negativi e concentrarsi su quelli positivi. Quando ti accorgi di pensare negativamente, prova a trovare un aspetto positivo della situazione. Ad esempio, se hai perso il lavoro, potresti concentrarti sull’avere più tempo da trascorrere con la famiglia o sull’opportunità di trovare un lavoro che ti piaccia di più. Anche le esperienze negative possono insegnarci qualcosa e aiutarci a crescere e riformulare i pensieri negativi può aiutarti a vedere il bene nelle situazioni difficili.
Conclusione
In un mondo frenetico che spesso ci spinge a concentrarci su ciò che manca, la gratitudine ci porta ad apprezzare le cose belle della nostra vita, grandi e piccole, e a riconoscere la fortuna che abbiamo. Vivere con gratitudine non è sempre facile, ci saranno giorni in cui sarà più facile sentirsi grati di altri.
La gratitudine è un viaggio, non una destinazione. Un viaggio che vale la pena intraprendere.
“Non credo che abbiamo un” diritto“ alla felicità. Se la felicità accade, le diciamo grazie.”
Marlene Dietrich
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