Nel breadcrumbing la situazione è più o meno questa: stai uscendo con una persona che sembra super presa e decisa a impegnarsi, e l’attimo dopo è distante o sparisce (per poi ricomparire). Tutto questo quando il percorso di dating sembra (a te!) di andare verso la strada della relazione, mentre dall’altra parte ottieni solo una montagna russa emozionale. Insomma, solo le briciole di una relazione e non tutta la pagnotta!
In questo articolo:
Breadcrumbing: la tendenza tossica nel dating
Ti è mai capitato di provare la frustrazione causata da una persona che ti ha illuso/a e poi è sparita all’improvviso, per poi ricomparire come se niente fosse? O forse hai vissuto una situazione in cui qualcuno continua a mandarti segnali contrastanti, lasciandoti nella più totale confusione sulla vostra relazione, o se possa considerarsi tale?
Questo è quello che si chiama “breadcrumbing”, una tendenza tossica nelle relazioni, soprattutto nella fase iniziale degli appuntamenti, che sta diventando sempre più comune nell’era del dating digitale.
Il breadcrumbing si verifica quando qualcuno ti presta attenzione quanto basta per mantenere il tuo interesse, ma mai abbastanza per impegnarsi davvero. Si tratta di una tattica manipolativa utilizzata da persone che vogliono mantenere aperte altre opzioni o che comunque amano o “necessitano” dell’attenzione degli altri.
In questo articolo cercheremo di capire di più, esplorandone i segnali da tenere d’occhio, come uscirne o come non caderci affatto.
Quindi, preparati a mettere “le mani in pasta” nel breadcrumbing per conoscere una delle tendenze più frustranti, a volte devastanti, in fatto di dating!
“Non accettate le briciole. Ci hanno fatto donne, non formiche.”
Marilyn Monroe
Gli atteggiamenti tossici nel dating
Ghosting, love-bombing, catfishing… sono solo alcune, forse le più “famose”, caratteristiche nefaste di atteggiamenti tossici nelle relazioni, che si verificano, ma non solo, per lo più nelle fasi iniziali di una relazione, o di una frequantazione (quello che viene etichettato inglesizzando come “dating”).
A questi si aggiunge il breadcrumbing (sempre all’inglese dobbiamo ricorrere… ma il senso è abbastanza elementare).
Ma che cosa è in pratica?
Che cos’è il breadcrumbing?
Partiamo dall’ABC, ossia del significato. Il termine “breadcrumbing” deriva dalla parola inglese, appunto, “breadcrumb”, che significa “briciola di pane”. Le briciole di pane, nella loro “piccolezza” hanno sempre rappresentato nell’immaginario e nella tradizione un percorso: come le briciole di pane lasciate da Hansel e Gretel, il breadcrumbing lascia una traccia di attenzione e interesse, ma mai abbastanza per portare ad una relazione significativa.
In pratica, il/la breadcrumber (chi attua il breadcrumbing) crea un filo di connessione, una traccia per mantenere un legame. Ma sappiamo bene quanto le briciole siano poco solide e affidabili (nella fiaba tedesca vengono mangiate dagli uccelli…).
E questo è il legame che viene creato nel breadcrumbing: non solido, può essere spazzato via da un soffio, ma intanto è lì e tiene legata la “vittima”, con tecniche manipolative, con la creazione di un’aspettativa di quello che ci sarà in fondo al percorso, a cui non si arriverà mai (se non siamo in prima persona a cambiare approccio).
Esempi di comportamenti di breadcrumbing
Il breadcrumbing può assumere molte forme, ma in generale, comporta l’invio di segnali misti, equivoci, che rendono il dating stagnante a causa dell’incapacità di impegnarsi in una relazione significativa.
In generale si possono distinguere queste atteggiamenti:
- una comunicazione superficiale e sporadica (da parte del/la breadcrumber solo “in caso di bisogno”), mentre il contatto costante è solo da parte della vittima (con il/la breadcrumber che risponde, con i suoi tempi, comunque per non perdere il “legame”),
- il/la breadcrumber non si impegna su piani futuri, ma vive la “relazione” solo alla giornata,
- le sue azioni non corrispondono alle parole (e ai cuoricini sui social!),
- mostra più interesse…solo quando la “vittima” molla un pò la presa (per tenere viva la fiamma…).
Ad esempio, un/a breadcrumber potrebbe inviarti un messaggio di testo dolce e romantico un giorno, ma poi non rispondere ai tuoi messaggi per giorni.
Potrebbe anche pianificare di vederti, ma poi annullare all’ultimo minuto senza una vera spiegazione.
Inoltre, i breadcrumbers possono anche utilizzare i social media per inviare segnali misti, come mettere “mi piace” a tutte le tue foto ma non rispondere ai tuoi messaggi diretti.
Il breadcrumbing, inoltre, si può sviluppare anche in altri ambiti oltre a quello sentimentale (lavoro, amicizie…), o in relazioni anche più consolidate, ma qui si entra in dinamiche che richiedono un’attenzione diversa.
Perché si diventa breadcrumber?
Va innanzitutto precisato che il breadcrumbing può essere intenzionale o non intenzionale, non sempre c’è una strategia manipolativa dietro, come del resto lo è per altri atteggiamenti dannosi come il ghosting).
Ma questo comunque ha un effetto dannoso per coloro che lo subiscono.
Il breadcrumbing è spesso associato alla paura dell’impegno (a causa di esperienze passate negative o della loro natura evasiva), l’essere “emotivamente non disponibile” e quindi non aperto alla vulnerabilità che una relazione ovviamente fa venire alla luce.
Inoltre, c’è senza dubbio una bassa autostima (anche se l’atteggiamento narcisistico potrebbe trarre in inganno): i breadcrumbers hanno bisogno di controllo e validazione, per questo ricercano l’attenzione e la gratificazione dall’avere molte opzioni disponibili.
“Non so cosa significhi amare la gente a metà, non è nella mia natura. I miei affetti sono sempre eccessivi.”
Jane Austen
L’impatto del breadcrumbing sulla “vittima”
Il breadcrumbing può avere un impatto significativo, negativo, su chi lo subisce.
Infatti, il breadcrumbing può creare un senso di confusione, insicurezza e sfiducia in sé stessi.
Inoltre, chi subisce il breadcrumbing può sviluppare una dipendenza emotiva nei confronti dei breadcrumber, cercando continuamente la loro attenzione e validazione. E magari pensando di essere “semplicemente” paziente e di poter “far cambiare” la persona. Ovviamente, niente di più sconclusionato!
Questo può portare a una bassa autostima e ad una maggiore vulnerabilità.
Soprattutto porta al fatto che se la persona perde tempo accontentandosi delle briciole, non può prestare attenzione ed energie alle vere opporunità (pagnotte intere!) che possono presentarsi!
E questo porta, dopo, anche ad un senso di rabbia con se stessi (sentirsi usati, manipolati…stupidi!).
Come identificare il breadcrumbing
Identificare il breadcrumbing può essere difficile, ma in generale, comporta l’invio di segnali misti e l’incapacità di impegnarsi in una relazione significativa.
Inoltre, i breadcrumbers spesso mantengono le loro opzioni aperte e non si impegnano a lungo termine.
Si crea molto spesso quella che è definita “situationship”, ossia una “relazione” che non può dirsi tale, proprio perchè non ha una chiara definizione nè vi emerge un chiaro impegno (da entrambe le parti o da solo una parte!).
Come affrontare il breadcrumbing, e come evitare di diventarne vittima
In una situazione di breadcrumbing, il passo principale è, appunto, riconoscerne i segnali e volerne uscire (dici poco!).
Capire innanzitutto cosa si vuole, in termini di relazione. Se anche tu, ad esempio, vuoi una situationship (se la vuoi veramente non perchè non creda di meritarti altro!), allora affronterai il breadcrumbing con le stesse armi.
Diversa la cosa se quello che vuoi è altro: una relazione, un impegno, un presente proiettato su un futuro.
Passo essenziale è allora mettere dei paletti: a te stesso/a in primis e con il/la breadcrumber poi. Il gioco deve poi restare nel recinto di quei limiti, oltre ai quali sai che ti farai male.
Sembrerà banale ma è fondamentale essere diretto e affrontare la situazione senza sconti. Parlare con la persona e chiedergli cosa sta cercando. Se la persona non sembra impegnata in una vera relazione, cercare di allontanarti e di concentrarsi su qualcuno che sia disposto ad impegnarsi in modo significativo.
Inoltre, lavorare sulla propria autostima e indipendenza emotiva, in modo da non dipendere dall’attenzione e dalla validazione degli altri (fare magari un percorso con un professionista, non trascurare gli amici e affetti…).
Questo sarà la base di partenza non solo per uscirne ma anche per non ricadere nel breadcrumbing (e sappiamo bene quanto atteggiamenti tossici siano ricorrenti nella nostra vita se non cambiamo i paradigmi!).
Conclusioni
Il breadcrumbing è una tendenza tossica nel dating, e non solo, che può avere un impatto significativamente distruttivo su chi lo subisce. Tuttavia, imparare a riconoscere i segnali del breadcrumbing e ad affrontare la situazione in modo diretto e onesto può aiutare a proteggere se stessi da questa tendenza dannosa. Inoltre, concentrandosi su persone che sono disposte ad impegnarsi in una vera relazione e lavorando sulla propria autostima, amor proprio e indipendenza emotiva, è possibile evitare di diventare una vittima del breadcrumbing (nonché di altri atteggiamenti tossici).
Non scambiare per amore, cosa non lo è, e pretendere, come è giusto, tutta la pagnotta senza accontentarsi delle briciole. Non credi?
“Pensavo fosse amore invece era un calesse.”
Massimo Troisi
Ti senti vittima di breadcrumbing?
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Ricordati…non sei una formica!
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