Come Risollevarsi (con stile e sorriso) Dopo Aver Fatto un Disastro

Ah, gli errori. Quegli adorabili momenti in cui ci chiediamo se fosse davvero necessario scendere dal letto quella mattina. Forse hai mandato una mail al tuo capo che doveva essere per il tuo amico (e conteneva un meme poco professionale). Oppure hai fatto un investimento che si è rivelato una catastrofe. O magari hai detto quella cosa durante un primo appuntamento. Ed è rimasto primo (ed unico) appuntamento. Qualunque sia la tua situazione, lascia che ti dica una cosa: sei in buona compagnia! Tutti sbagliano. Alcuni errori diventano solo un aneddoto divertente, altri sembrano la fine del mondo. Ma, ecco il segreto: non lo sono
Ecco come riprenderti, con stile e sorriso, dopo aver toccato il fondo.

Hai presente Il Diario di Bridget Jones? Quella scena in cui canta ubriaca All by Myself, con il pigiama addosso e un’espressione da “la mia vita è ufficialmente un disastro”? Non so se ti è mai capitato di cantare a squarciagola e non essere in lizza per i Grammy, ma ritrovarti sul podio dei Razzie Awards locali… 

Beh, a volte capita. Fare una figuraccia in balia delle emozioni, trattare male una persona senza un motivo (rendendosi ridicoli e magari mettendo in discussione anche la propria professionalità, oltre che persona), mandare quel messaggio di impulso, o mandare quel messaggio con l’impulso corretto ma alla persona sbagliata…

Ecco, dopo un errore, spesso ci sentiamo proprio così: al centro di una tragicommedia in cui siamo protagonisti e antagonisti allo stesso tempo. È normale sentirsi sopraffatti dall’imbarazzo o dal senso di colpa, come se tutti stessero guardando il nostro “momento di gloria (o meglio, di infamia)”. 

Ma qui arriva la parte importante: in ogni buon film, anche la scena più caotica serve a qualcosa. È la base da cui il personaggio principale trova la forza per ribaltare tutto. E così lo è nella vita. 

Quindi sì, concediti pure un paio di serate con gelato e film confortanti, ma ricordati che questa è solo una scena, non il finale. E, spoiler: il lieto fine è tutto nelle tue mani.
Ma vediamo, passo per passo, come agire (con ironia, mi sono concessa leggerezza nel trattare un tema a volte affrontato in modo troppo pesante, spero che anche tu me la conceda!).

“All’improvviso ho realizzato che se non cambiava qualcosa in fretta avrei vissuto una vita in cui il rapporto più importante sarebbe stato quello con una bottiglia di vino, e alla fine sarei morta grassa e sola, e mi avrebbero ritrovata dopo tre settimane divorata dai cani alsaziani. O sarei diventata come Glenn Close in Attrazione fatale...”

Bridget – Il diario di Bridget Jones

Concediti il diritto di sentirti un disastro (per un po’)

Sì, hai fatto un errore. Sì, probabilmente ti senti come un gelato dimenticato al sole. O vorresti esserlo…per scioglierti completamente e soarire dalla faccia della terra. È normale. 

Permettiti di provare imbarazzo, rabbia o tristezza, ma metti un limite di tempo.

Datti 48 ore (massimo!) per rimuginare e mangiare gelato direttamente dal barattolo. Dopodiché: stop.

Vorresti riportare le lancette dell’orologio al prima-del-fattaccio, ma non è possibile. E allora, come rimediare (mantenendo la residenza sulla terra senza trasferirsi su Marte?).

Pensa a tutta la tua vita come a un film epico (avrai capito che sono una patita di cinema). 

Un errore è solo una scena, non il finale. 

Quando sbagli, è facile fissarsi sull’episodio negativo e dimenticare tutto ciò che hai fatto di buono. 

Però devi concederti (obbligati!) un pò di obiettività.

Fai una lista delle tue vittorie – grandi e piccole. Dal “ho salvato il gatto della vicina” al “ho portato a termine quel progetto complesso”. 

Ti sorprenderà vedere quanto sei in gamba.

Trasforma l’errore in un’arma segreta

Gli errori sono maestri severi ma efficaci. La chiave per trasformarli in un’arma segreta è fare un passo indietro e analizzarli senza giudizio. Come coach, ti consiglio di iniziare con tre domande: 

Cosa è andato storto? 

Avrei potuto fare diversamente? 

In che modo posso agire ora per migliorare? 

Scrivi tutto nero su bianco: il potere della scrittura sta nel chiarire i pensieri e trasformarli in piani. Poi, trova un modo per capitalizzare sull’esperienza. Gli errori sono opportunità travestite da calamità.
Chiediti: cosa posso imparare da questo?

  • Hai sbagliato in un progetto? Ora sai cosa non fare.
  • Hai fatto una figuraccia? Benissimo, ora hai una storia epica da raccontare.

Ad esempio, se hai fatto un errore al lavoro, usa ciò che hai imparato per proporre una soluzione innovativa o per guidare un team in un progetto simile. Gli errori ti rendono unico: trasformali in storie che dimostrano resilienza, capacità di problem-solving e voglia di crescere. 

Ogni errore ti rende più saggio. O almeno più prudente. Quando riesci a padroneggiare questa abilità, l’errore smette di essere un fallimento e diventa la tua carta vincente.

Fai ammenda

“My Name Is Earl” è una serie TV che ruota attorno a un concetto semplice ma potente: il protagonista, Earl Hickey, un giovane squattrinato vince alla lotteria $100,000, soldi che decide di usare per fare ammenda a coloro a cui ha fatto torto in passato.

Decide, quindi, di correggere gli errori del passato e migliorare il proprio karma creando una lista delle persone a cui ha fatto torto e cercando di rimediare.

Earl realizza di aver fatto del male a molte persone solo dopo una serie di eventi che lo portano a riflettere sulla sua vita. Se, anche tu, ti sei reso conto, dopo questo errore (o altri) di aver fatto torto, del male – volutamente, consapevolmente o no – a qualcuno, prova a fare come lui. 

Fai ammenda. Ma come farla, in modo efficace e senza troppo spargimento di sangue (inutile)?

  • Comincia con il fare una “lista mentale” o scritta degli errori passati o delle persone che credi di aver danneggiato.
  • Earl non si limita a sentirsi in colpa, ma prende misure concrete per migliorare, scegli una situazione dalla tua lista e crea un piano d’azione per rimediare, anche se può sembrare difficile. Focalizzati sull’azione, non sul rimorso.
  • Non tutte le persone della lista di Earl accettano le sue scuse o il suo aiuto, ma lui continua per migliorare se stesso. Preparati: non tutti accetteranno le tue scuse, e va bene così. Rimediare non significa sempre ottenere perdono (è una scelta dell’altra persona).
  • Earl nota che la sua vita migliora ogni volta che corregge un errore. Fai attenzione anche tu a come ti senti dopo aver preso azioni riparative. Noti cambiamenti nel tuo atteggiamento, autostima o relazioni?
  • Earl affronta ogni elemento della lista uno alla volta, rendendo il processo meno travolgente. Se ti senti sopraffatto/a dai tuoi errori, spezzetta i problemi in piccoli passi gestibili, come “Chiedere scusa” o “Offrire un aiuto concreto”.

Se potessi scrivere una lista come quella di Earl, quali sarebbero le prime tre cose che metteresti? E quale sarebbe il primo piccolo passo che ti sentiresti di compiere?

“A volte, anche se non hai fatto niente di male, è meglio correre e metterci una toppa. Meglio così. Tenersi la rabbia dentro ti divora e basta.”

Earl- My Name Is Earl

sorriso

Crea un piano di miglioramento

Un errore può essere l’occasione per rafforzare le tue competenze. Comincia a vederla così, non è male, non credi?
Non so se hai visto il film Yes Man con Jim Carrey  (te lo consiglio vivamente). Dopo un periodo di stagnazione, il protagonista si impegna a dire “sì” a ogni opportunità, trasformando una vita bloccata in una serie di esperienze che lo aiutano a crescere. Questa commedia ci offre una lezione potente per rialzarsi dopo un errore: l’apertura al cambiamento, come dire “sì” alla vita possa trasformare anche le situazioni più difficili in opportunità di crescita.

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Dopo un errore, spesso ci si chiude per paura di fallire di nuovo.

Lo hai fatto (o stai facendo) anche tu?

Prova a sfidarti per una settimana a dire “sì” a nuove esperienze o situazioni, specialmente quelle che normalmente eviteresti. Ad esempio, accettare inviti sociali, provare qualcosa di nuovo o ascoltare prospettive diverse.

Questo esercizio non solo ti aiuterà a uscire dalla zona di comfort, ma ti insegnerà a vedere gli errori come parte del viaggio, anziché ostacoli insormontabili.

Un piccolo “sì” oggi potrebbe aprire porte inaspettate per il domani. Bello, no?

“Tu dici no alla vita, quindi non stai vivendo!”

Terrence – Yes Man

Ridi di te stesso/a (seriamente e sinceramente)

L’autoironia è un superpotere. Racconta il tuo errore come una storia divertente agli amici fidati (o a te stesso/a).

È un ottimo modo per ridimensionare l’accaduto e ricordarti che non sei il primo a fare una figuraccia. L’ironia – e soprattutto l’autoironia – ci aiuta a liberarci dal peso del giudizio, soprattutto il nostro. 

Quando riesci a ridere di te stesso, mostri che hai il coraggio di guardare l’errore in faccia senza permettergli di definirti.

L’autoironia funziona al meglio quando è accompagnata da umiltà: accetta il tuo errore senza difenderti o incolpare altri. Questo non solo dimostra maturità, ma ti rende anche più autentico/a agli occhi di chi ti circonda.

È un’arte che richiede pratica (a volte molto fatica se non siamo, diaciamo, avvezzi all’umiltà, ma è un’arma potentissima: smonta le tensioni, mette le cose in prospettiva e apre la strada al cambiamento. 

Ridi di te stesso/a, ma poi rimboccati le maniche. L’errore diventa un aneddoto, tu resti il protagonista in crescita della tua storia.

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avversità

Circondati di positività (e persone che tifano per te)

Gli errori possono farci sentire isolati. Ecco perché è il momento perfetto per connettersi con persone che ti sostengono. Fai una telefonata a un amico che sa sempre cosa dirti, o ascolta un podcast motivazionale.

Sii selettivo/a: evita chi potrebbe farti sentire peggio (sì, zia Gina che critica ogni scelta di vita, sto parlando di te).

Ricomincia con Stile (e con il Sorriso)

Hai fatto un errore madornale? Bene! Hai appena conquistato il biglietto per il club delle persone che provano, rischiano e imparano. Ricominciare con stile non significa fingere che l’errore non sia mai accaduto, ma usarlo come punto di partenza per qualcosa di meglio. 

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Primo passo: fatti una promessa. Decidi che questo errore non sarà la tua etichetta, ma il trampolino per la tua prossima vittoria. 

Secondo passo: esagera un po’. Investi in qualcosa che ti faccia sentire rinato/a: un nuovo look, una playlist motivazionale, un piccolo gesto simbolico (anche solo comprare quella penna stilosa con cui scrivere i tuoi piani). 

Infine, riparti con il sorriso. Non è sinonimo di superficilità o, al contrario, presunzione. Con il sorriso mandi un messaggio chiaro al mondo: “Sono qui per migliorare, ma non mi prendo troppo sul serio.” Ricominciare con stile è un atto di classe e di fiducia. Non lasciare che l’errore definisca il tuo percorso.

Quindi, metti in pratica quanto abbiamo visto sopra e soprattutto alzati da quel divano, smetti di piangerti addosso e di abbuffarti di gelato (alla Bridget Jones)!!!

Ricorda: perfetto è noioso

Sii onesto/a: le persone più interessanti che conosci non sono quelle che fanno sempre tutto giusto. 

Sono quelle che hanno storie da raccontare (e le più interessanti sono piene zeppe di errori!).

Gli errori ci rendono umani, e l’umanità è ciò che ci rende autentici.

Conclusione: l’errore come trampolino di lancio

Rialzarsi dopo un errore non significa ignorarlo o fingere che non sia mai successo. Significa usarlo come trampolino di lancio per crescere, cambiare e, perché no, anche divertirsi un po’ lungo la strada.

Quindi, alza la testa, sistema la corona (metaforica o meno) e torna a camminare. Il mondo ti aspetta.

Gli errori non sono la fine del percorso, ma l’inizio di una nuova opportunità. Affrontarli con consapevolezza, determinazione e resilienza può trasformarli in una potente forza motrice per il tuo successo. Ricorda: il modo in cui reagisci a un errore è molto più importante dell’errore stesso.

“Non penso affatto che tu sia un’idiota. Oddio, è vero che c’è qualcosa di ridicolo in te, nei tuoi modi. (…) devo ammettere che sei veramente pessima quando ti capita di parlare in pubblico (…) ma il punto è…quello che cerco di dirti …in modo molto confuso, è che in effetti…, probabilmente, malgrado le apparenze, tu mi piaci. Da morire.”

 Mark a Bridget – Il diario di Bridget Jones

E tu?

Hai fatto un errore “madornale” e non sai come riparare?

Sei ancora nella fase “divano”, o stai già riparando?

Raccontamelo nei commenti, sarò felice di rispondere!

Se senti di aver bisogno di una guida per rimetterti in piedi e trasformare i tuoi ostacoli in opportunità, contattami (anche via WhatsApp – in basso a destra) lavoreremo insieme per costruire una versione più forte e sicura di te.

Inizia il tuo percorso di crescita personale

La tua vita è fatta di capitoli: sei pronto a scrivere il prossimo?

Con questo percorso di life coaching, puoi dare forma alla versione migliore di te stesso/a, trasformando desideri e obiettivi in realtà tangibili. Che tu voglia migliorare la tua carriera, le relazioni o semplicemente trovare maggiore equilibrio, questo è il momento di agire.

  • Ti trovi a un bivio? Desideri un cambiamento, ma non sai da dove iniziare?
  • Hai le idee chiare sul tuo obiettivo, ma non sul percorso per raggiungerlo?
  • Oppure non sai ancora cosa vuoi davvero, ma senti che è tempo di muoverti?

Pensieri, sogni e progetti non devono rimanere in sospeso. Spesso li metti da parte in attesa di un “momento giusto” che sembra non arrivare mai. Ma la verità è che il momento giusto è adesso.

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